Il concetto di colore è strettamente legato alla
luce poichè,in base alla lunghezza d'onda, l'occhio umano percepisce l'uno o l'altro colore.
Lo studio della luce e dei fenomeni dell'
ottica è stato un tema assai discusso a cominciare dall'antica Grecia con
Pitagora, nel VI secolo a.C. Da quel momento numerosi scienziati si sono avvicinati a questo argomento cercando di spiegarne i fenomeni.
Tra gli scontri più particolari vi fu quello tra
Newton e
Goethe: il primo,da
scienziato, ipotizzava che il colore fosse una proprietà della materia e la luce non faceva altro che illuminarla.Mentre il secondo,da
artista, pensava che fosse riduttivo definire i colori attraverso una teoria scientifica poiché essi trasmettono
sensazioni ed
emozioni che la scienza non può spiegare.
In particola i colori del rubino e dello smeraldo sono dovuti all’assorbimento di determinate lunghezze d’onda da parte degli elettroni spaiati negli ioni
Cr 3+ che sostituiscono talvolta l’
Al 3+.
Nel rubino, le bande di assorbimento bloccano la luce viola, verde e gialla. Vengono trasmessi invece il rosso e un po’ di blu che danno alla gemma il colore caratteristico.
Nello smeraldo il campo cristallino é più debole e ciò abbassa entrambe le bande di assorbimento. Vengono cosi eliminata la trasmissione del rosso a migliorata quella del blu, che si estende nel verde.